"Trovo vergognoso che Montanari non si dimetta. Le sue sono tesi pericolose perché sembrano giustificare i massacri nei confronti dei nemici. Nessuno vuole equiparare le Foibe con la Shoah, sono due eventi totalmente diversi: ricordare le vittime dell'Olocausto non vuol dire non poter ricordare le altre". Lo ha detto all'Adnkronos Emanuele Merlino, presidente del Comitato 10 febbraio, commentando l'articolo su 'Il Fatto Quotidiano' di Tommaso Montanari, Rettore dell'Università per Stranieri di Siena, scritto in seguito alle polemiche sulle sue dichiarazioni sulle Foibe. "Le sue posizioni - afferma Merlino - sono antistoriche e immodificabili: lo si vede dall'aggressività e dalla malefede che usa. Nelle Foibe non sono morti solo fascisti e ci sono state centinaia di migliaia di persone che sono scappate. Perchè lo hanno fatto? Il regime titino ha ucciso mezzo milione di persone, lo ha detto di recente anche il premier Sloveno. Purtroppo Montanari non ha mai condannato le aggressioni a chi la pensa diversamente, non ha mai criticato chi distrugge le statute o manifesta contro le Foibe". "Il giorno del ricordo non nasce in contrapposizione a nulla. Senza la legge che lo ha istituito non si sarebbe conosciuta questa terribile storia. Quando Montanari si insedierà a ottobre nella sua Università, chiederemo che si possa ospitare un dibattito sull'argomento con anche storici che la pensano diversamente da lui", conclude Merlino.
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